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Colossi di Memnone: Guida alla Visita

I Colossi di memnone rappresentano uno dei più straordinari esempi di architettura dell'antico Egitto, con le loro impressionanti statue alte 18 metri che hanno resistito per oltre 3.400 anni.

Infatti, questi giganti di pietra, scolpiti da un unico blocco di pietra calcarea, pesano circa 720 tonnellate ciascuno.

Situati sulla riva occidentale del Nilo, di fronte alla città di Luxor, questi monumentali guardiani furono costruiti per proteggere il complesso funerario di Amenhotep III, il più grande e ricco tempio dell'intero Egitto.

Ancora oggi, queste statue raccontano una storia affascinante, soprattutto dopo il terremoto del 27 a.C., quando uno dei colossi iniziò misteriosamente a "cantare" ogni mattina all'alba.

In questo viaggio attraverso la storia, scoprirai l'origine, il significato e i misteri che circondano questi antichi giganti.

Dalla loro costruzione alle leggende che li hanno resi famosi, esplorerai ogni aspetto di questi monumenti che continuano a catturare l'immaginazione di visitatori da tutto il mondo.

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L'indice dei contenuti:

#1.L'Origine e il Significato dei Colossi

#2.La Costruzione dei Giganti di Pietra

#3.Il Fenomeno del Colosso Cantante

#4.Miti e Leggende

#5.Conservazione e Restauro

#6.Sentinelle Eterne dell’Antico Egitto

#7.FAQs

 

#1.L'Origine e il Significato dei Colossi

Durante il regno di Amenhotep III, che si estese dal 1390 al 1353 a.C., l'antico Egitto visse un periodo di straordinaria prosperità e sviluppo artistico.

Il faraone, noto per la sua dedizione all'antica religione egizia, manifestò il suo potere attraverso numerosi progetti architettonici che trasformarono il paesaggio di Tebe.

Il regno di Amenhotep III

Il sovrano dedicò particolare attenzione all'espansione diplomatica e alla costruzione di monumenti in Egitto e Nubia. 

Infatti, il suo complesso del tempio funerario, di cui i Colossi facevano parte, si estendeva su ben 35 ettari, superando in dimensioni persino il Tempio di Karnak dell'epoca.

Inoltre, il faraone stabilì importanti scambi diplomatici con altre potenze, barattando oro egiziano con cavalli, rame e lapislazzuli provenienti dall'Asia.

Simbolismo e funzione religiosa

I Colossi di Memnone non erano semplici statue decorative. In particolare, questi giganti di pietra fungevano da guardiani dell'ingresso del tempio mortuario, ispirando timore reverenziale per la potenza del re. 

Le figure più piccole scolpite ai piedi delle statue, raffiguranti la regina Tiye e la regina madre Mutemwiya, non erano mere decorazioni ma servivano come dimore per le anime dei defunti durante le loro visite sulla terra.

Importanza architettonica nell'antico Egitto

L'importanza architettonica dei Colossi si manifesta attraverso diversi aspetti notevoli:
  • Costruiti con blocchi di arenaria quarzite estratti da el-Gabal el-Ahmar, vicino all'odierno Cairo
  • Trasportati per 675 chilometri fino a Tebe
  • Visibili da oltre 16 chilometri di distanza

La statua meridionale venne scolpita da un unico blocco di pietra, mentre quella settentrionale presenta una significativa crepa nella metà inferiore e la parte superiore è composta da cinque livelli di pietra. 

Questo complesso monumentale rappresentava il culmine dell'architettura egizia, tanto che nemmeno successivi progetti come il Ramesseum di Ramesse II o Medinet Habu di Ramesse III riuscirono a eguagliarne le dimensioni.

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#2.La Costruzione dei Giganti di Pietra

La costruzione dei Colossi di Memnone rappresenta un'impresa ingegneristica straordinaria dell'antico Egitto, che richiese competenze tecniche avanzate e una pianificazione meticolosa.

Tecniche di costruzione antiche

Gli artigiani egizi utilizzarono tecniche sofisticate per scolpire questi monumentali colossi. 

Infatti, ogni statua venne realizzata da un unico blocco di pietra, con la statua meridionale che mantiene ancora oggi la sua forma monolitica originale.

In particolare, la statua settentrionale presenta una struttura più complessa, composta da cinque livelli di pietra arenaria nella parte superiore, risultato di un successivo tentativo di ricostruzione.

Materiali e loro provenienza

I Colossi furono scolpiti utilizzando blocchi di arenaria quarzite, un materiale noto per la sua straordinaria durezza e durabilità. 

L'analisi mineralogica ha rivelato che la pietra proveniva dalle cave di el-Gabal el-Ahmar, vicino all'odierno Cairo. 

Pertanto, questa scoperta ha risolto definitivamente il dibattito sulla provenienza del materiale, confermando che entrambe le statue furono estratte da diverse parti dello stesso complesso di cave.

Sfide logistiche del trasporto

Il trasporto di questi massicci blocchi di pietra rappresentò una delle sfide più impegnative del progetto. 

Gli antichi costruttori dovettero trasportare pietre che pesavano circa 720 tonnellate ciascuna per una distanza di 675 chilometri via terra.

 Inoltre, il peso dei blocchi era così elevato che il trasporto fluviale sul Nilo non era un'opzione praticabile.

Per realizzare questo progetto monumentale, furono necessari:
  • Migliaia di lavoratori specializzati per l'estrazione e la lavorazione della pietra
  • Un sistema di trasporto terrestre altamente organizzato
  • Tecniche avanzate di scultura e levigatura
  • Una città di supporto dedicata per ospitare i lavoratori e gestire la logistica

La costruzione richiese una pianificazione dettagliata e una gestione complessa delle risorse. 

Gli antichi egizi svilupparono un sistema burocratico efficiente per supervisionare ogni aspetto del progetto, dalla contabilità alla pianificazione delle fasi di costruzione.

Leggi anche Il maestoso Tempio di Karnak: La storia completa

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#3.Il Fenomeno del Colosso Cantante

Nel 27 a.C., un evento straordinario trasformò uno dei Colossi di Memnone in un fenomeno acustico che avrebbe affascinato visitatori per secoli.

Il terremoto del 27 a.C.

Un potente terremoto scosse l'area di Tebe, provocando danni significativi al colosso settentrionale. 

La statua subì un crollo parziale dalla vita in su, mentre la parte inferiore si spaccò con profonde crepe.

Questo evento catastrofico, tuttavia, diede origine a uno dei fenomeni più misteriosi dell'antichità.

Spiegazioni scientifiche del suono

Il fenomeno sonoro si manifestava nelle prime ore del mattino, solitamente all'alba.

Gli studiosi moderni hanno proposto diverse spiegazioni scientifiche per questo suono enigmatico.

La teoria più accreditata suggerisce che il fenomeno fosse causato dall'aumento della temperatura e dell'umidità all'alba, che interagiva con la pietra porosa danneggiata.

Infatti, l'evaporazione della rugiada all'interno della roccia porosa creava vibrazioni che producevano il caratteristico suono.

I suoni venivano descritti in vari modi dai visitatori:
  • Come il colpo di una corda di lira che si spezza
  • Simile al suono dell'ottone percosso
  • Un fischio quasi divino
  • Come lo squillo di una tromba

Testimonianze storiche

Lo storico e geografo greco Strabone fu il primo a documentare questo fenomeno nel 20 a.C.. Inizialmente scettico, sospettava persino che i sacerdoti egizi avessero installato un meccanismo nascosto. 

Inoltre, la base della statua conserva ancora oggi circa 90 iscrizioni di antichi visitatori che testimoniano di aver udito o meno il suono misterioso.

La fama del "Memnone Cantante" si diffuse ben oltre i confini dell'Egitto, attirando un flusso costante di visitatori, inclusi diversi imperatori romani. 

Molti credevano che ascoltare il suono portasse fortuna. Tuttavia, questo straordinario fenomeno cessò definitivamente quando l'imperatore Settimio Severo, intorno al 199 d.C., tentò di restaurare la statua danneggiata.

Paradossalmente, il tentativo di riparare il monumento ne silenziò per sempre la misteriosa voce.

L'ultima testimonianza attendibile del suono risale al 196 d.C.. Pertanto, nonostante numerosi tentativi di spiegare scientificamente il fenomeno.

il mistero del colosso cantante rimane uno degli enigmi più affascinanti dell'antica civiltà egizia.

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#4.Miti e Leggende

Le antiche leggende che circondano i colossi hanno radici profonde nella mitologia greca, trasformando questi monumenti egizi in simboli di una storia che attraversa diverse culture.

La connessione con Memnone

Il nome dei colossi deriva da Memnone, un eroe della guerra di Troia che, nonostante combattesse contro i greci, guadagnò il loro rispetto per il suo coraggio e le sue abilità in battaglia. 

Infatti, lo storico egiziano Manetho del III secolo a.C. suggerì persino che Memnone e Amenhotep III fossero la stessa persona.

Secondo la mitologia, Memnone era figlio di Eos, la dea dell'aurora, e il suo nome significa "il Risoluto" o "il Costante".

Credenze dell'antica Grecia

I greci svilupparono una ricca tradizione di credenze intorno ai colossi. 

Quando il figlio di Eos morì per mano di Achille, si diceva che le lacrime della dea formassero la rugiada del mattino.

Inoltre, i suoni emessi dalla statua settentrionale all'alba venivano interpretati come i lamenti di Memnone che salutava sua madre.

La leggenda del "Memnone Vocale" acquisì particolare importanza nella cultura antica. Si credeva che:
  • Ascoltare il suono portasse fortuna
  • Le statue possedessero poteri oracolari
  • I suoni rappresentassero messaggi divini

Interpretazioni culturali

L'impatto culturale dei colossi si estese ben oltre l'antico Egitto. 

Lo storico Strabone, pur mantenendo un approccio scettico, documentò personalmente il fenomeno sonoro, affermando: "Non so da dove provenisse il suono, se dalla statua stessa, dalla base, o da uno degli individui vicini".

La popolarità dei colossi crebbe a tal punto che l'intera necropoli tebana venne chiamata "Memnonium", elevando Memnone allo status di "Sovrano dell'Occidente", simile al dio Osiride. 

Pertanto, questi monumenti divennero un punto di riferimento per pellegrini di diverse classi sociali e regioni geografiche.

Le iscrizioni alla base delle statue testimoniano la varietà di visitatori che si recavano sul posto, dai funzionari militari e amministrativi agli intellettuali e poeti. 

Successivamente, anche le mogli degli ufficiali romani, inclusa Sabina, la consorte dell'imperatore Adriano, lasciarono le loro firme sul monumento.

Il fascino dei colossi persistette fino all'epoca romana, quando l'imperatore Settimio Severo tentò di restaurarli per ottenere il favore di Memnone. 

Tuttavia, questo intervento, paradossalmente, pose fine al fenomeno sonoro che aveva reso le statue così celebri.

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#5.Conservazione e Restauro

Gli sforzi di conservazione dei Colossi di Memnone rappresentano una sfida continua che richiede competenze specializzate e tecnologie all'avanguardia. 

Dal 1998, il progetto "The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project" lavora instancabilmente per preservare questi monumenti storici.

Interventi storici di restauro

Il primo significativo intervento di restauro risale al III secolo d.C., quando l'imperatore Settimio Severo ordinò riparazioni alla statua danneggiata. 

Successivamente, nel 1998, sotto la supervisione del Ministero del Turismo e delle Antichità e dell'Istituto Tedesco di Archeologia, è iniziato un progetto di restauro completo.

La missione archeologica egiziano-tedesca, guidata dalla Dr.ssa Horig Sorosian, ha ottenuto risultati notevoli. 

Infatti, durante gli scavi sono state scoperte numerose statue, tra cui sfingi e rappresentazioni della dea Sekhmet.

Inoltre, il team ha recuperato frammenti di pareti e colonne decorati con scene cerimoniali e rituali.

Sfide attuali di preservazione

Le sfide principali per la conservazione dei colossi includono:
  • Erosione causata da vento, sabbia e sbalzi di temperatura
  • Aumento del livello delle acque sotterranee nella regione di Luxor
  • Pressione del turismo e usura dovuta al traffico pedonale
  • Espansione urbana nelle vicinanze del sito

Pertanto, il progetto di conservazione utilizza tecnologie avanzate come la scansione 3D e l'analisi dei materiali per documentare e stabilizzare le statue. 

Gli esperti applicano trattamenti specifici per la desalinizzazione, utilizzando fibre di cellulosa e argille assorbenti impregnate di acqua deionizzata.

Progetti futuri di conservazione

Il piano di conservazione prevede interventi mirati e sistematici. La documentazione dettagliata di ogni elemento viene raccolta in un database completo, insieme a documentazione grafica, fotografie e disegni. 

I restauratori utilizzano resine epossidiche per l'adesione di pezzi grandi e resine acriliche come Paraloid B72 per frammenti più piccoli.

Il progetto include anche la protezione del sito e la gestione del territorio circostante. 

In particolare, le autorità hanno circondato molte delle zone archeologiche con muri per prevenire ulteriori espansioni urbane o agricole.

Inoltre, sono state istituite quattro scuole sul campo nell'area di Luxor per formare ispettori specializzati nella conservazione dei tesori archeologici.

L'obiettivo principale rimane quello di preservare gli ultimi resti del tempio e presentarli con dignità nelle loro posizioni originali. 

Il progetto prevede anche il riassemblaggio e la conservazione del maggior numero possibile di monumenti, garantendo la loro esposizione nel contesto storico originale.

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#6.Sentinelle Eterne dell’Antico Egitto

I Colossi di Memnone rappresentano un tesoro inestimabile dell'antica civiltà egizia, testimoni silenziosi di oltre tre millenni di storia.

Questi giganti di pietra raccontano una storia straordinaria che intreccia ingegneria monumentale, mitologia e mistero.

Infatti, dalla loro costruzione durante il regno di Amenhotep III fino ai moderni sforzi di conservazione, questi colossi continuano a catturare l'immaginazione di visitatori da tutto il mondo.

La loro storia ci ricorda l'incredibile capacità degli antichi egizi di creare opere che sfidano il tempo.

Pertanto, il progetto di conservazione attuale non solo preserva questi monumenti storici ma garantisce che le future generazioni possano ammirare la grandezza dell'antica civiltà egizia.

Gli antichi giganti, che un tempo "cantavano" all'alba, rimangono oggi simboli potenti della connessione tra culture diverse, dalla mitologia egizia a quella greca, fino alla loro riscoperta nell'era moderna.

La loro presenza maestosa sulla riva occidentale del Nilo serve come testimonianza dell'ingegno umano e della necessità di proteggere il nostro patrimonio culturale per le generazioni future.

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#7.FAQs

Q1. Qual è l'origine dei Colossi di Memnone? 

I Colossi di Memnone sono due enormi statue di pietra costruite durante il regno del faraone Amenhotep III, intorno al 1350 a.C., per proteggere l'ingresso del suo tempio funerario a Tebe, l'odierna Luxor.

Q2. Perché i Colossi di Memnone sono famosi per il loro "canto"? 

Dopo un terremoto nel 27 a.C., il colosso settentrionale iniziò a emettere suoni all'alba, probabilmente a causa dell'evaporazione della rugiada nella pietra danneggiata.

Questo fenomeno, che cessò dopo un tentativo di restauro nel 199 d.C., attirò numerosi visitatori e diede origine a molte leggende.

Q3. Come furono costruiti i Colossi di Memnone? 

Ogni colosso fu scolpito da un unico blocco di arenaria quarzite, pesante circa 720 tonnellate, estratto dalle cave di el-Gabal el-Ahmar vicino al Cairo.

Le statue furono poi trasportate per 675 km fino a Tebe, un'impresa ingegneristica notevole per l'epoca.

Q4. Qual è il significato mitologico dei Colossi? 

Nonostante rappresentino il faraone Amenhotep III, i greci li associarono a Memnone, un eroe della guerra di Troia.

Si credeva che i suoni emessi all'alba fossero i lamenti di Memnone che salutava sua madre Eos, la dea dell'aurora.

Q5. Come vengono preservati i Colossi di Memnone oggi? 

Dal 1998, un progetto di conservazione utilizza tecnologie avanzate come la scansione 3D e trattamenti specifici per contrastare l'erosione e i danni causati dall'ambiente.

Gli sforzi includono anche la gestione del territorio circostante e la formazione di esperti locali per garantire la preservazione a lungo termine di questi monumenti storici.

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